Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato il decreto che definisce le modalità per la concessione dell’indennità una tantum da 200 euro per i lavoratori autonomi e dei professionisti.
Tra le misure introdotte dal c.d. “Decreto Aiuti” è previsto il riconoscimento di un’indennità una tantum, pari a € 200, a favore dei seguenti soggetti:
- – commercianti / artigiani iscritti all’IVS;
- – professionisti iscritti alla Gestione separata INPS;
titolari di un reddito complessivo 2021 non superiore a € 35.000 (al netto di contributi previdenziali / reddito della casa di abitazione / competenze arretrate a tassazione separata).
Requisiti e condizioni per fare domanda – Il primo requisito soggettivo per i Medici Veterinari liberi professionisti è di essere iscritto all’Enpav già alla data di entrata in vigore del D.L. n. 50/2022, ovvero al 18 maggio 2022. Inoltre, devono essere in possesso di una partita IVA attiva corrispondente ad una attività avviata sempre entro il 18 maggio 2022.
Il requisito reddituale invece è che il professionista abbia percepito nel corso del 2021 un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, inteso come reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali.
Esentasse– L’indennità una tantum è pari a 200 euro non costituisce reddito ai fini fiscali, non è cedibile ed è corrisposta a ciascun avente diritto, una sola volta, su domanda.
Come fare domanda– Le domande per l’ottenimento dell’indennità vanno presentate al proprio ente di previdenza. Nell’istanza il richiedente dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità di essere lavoratore libero professionista, non titolare di pensione; di non essere percettore di analoga una tantum come lavoratore dipendente o come pensionato; di non aver percepito nell’anno di imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 35.000 euro; di essere iscritto alla data del 18 maggio 2022 alla propria gestione previdenziale obbligatoria. Alla domanda deve essere allegata copia del documento di identità in corso di validità e del codice fiscale nonché le coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’importo relativo al beneficio.
Come viene erogata l’una tantum– Gli enti previdenziali di categoria sono preposti all’erogazione e procederanno secondo l’ordine cronologico delle domande presentate e accolte: si prospetta un possibile “click day” a settembre. Nel caso in cui, in esito ai controlli, l’ente erogatore non riscontri la sussistenza dei requisiti per l’ammissione al beneficio avvia la procedura di recupero nei confronti del soggetto che ha usufruito indebitamente dell’indennità.
Il decreto è stato trasmesso il 23 agosto alla Corte dei Conti. Entrerà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta.