Con decreto dello scorso I° giugno 2021, il Ministero dello Sviluppo Economico ha disposto la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi della Nuova Sabatini (beni strumentali), a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili. Dal 2 giugno, quindi, le domande non possono più essere accolte. Nel caso in cui lo sportello dovesse riaprire in virtù di un eventuale rifinanziamento della misura entro 60 giorni (per minori finanziamenti bancari erogati rispetto alle prenotazioni o per rinunce da parte di imprese beneficiarie), le risorse saranno utilizzate per incrementare l’importo delle prenotazioni che erano state accolte in misura parziale e solo successivamente per soddisfare eventuali nuove richieste prive di copertura, sempre in ordine di presentazione delle domande all’interno della medesima trasmissione mensile, con priorità a quelle trasmesse al Ministero entro lo scorso 7 giugno.
Le domande presentate alle banche o agli intermediari in data antecedente alla chiusura dello sportello e non incluse in una richiesta di prenotazione già inviata al MiSE, potranno essere ripresentate in caso di eventuale riapertura. Trattandosi di una misura cardine per le imprese italiane, c’è comunque da attendersi un rifinanziamento nel quadro delle misure di rilancio economico in ottica di ripartenza post Covid. Si tratta infatti della misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) per l’accesso al credito delle MPMI che effettuano investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti e beni strumentali ad uso produttivo e hardware, ma anche software e tecnologie digitali.
Intanto, è stato presentato un emendamento al decreto Sostegni bis per il rifinanziamento della Nuova Sabatini, che nel solo 2021 ha generato oltre 3 miliardi di euro di investimenti in mezzi di produzione. La proposta emendativa mira ad autorizzare la spesa di ulteriori 500 milioni per l’anno 2021-2022.